A cura di:
in occasione del centenario della nascita
Le mille vite di Margherita Hack
La scienza, l'impegno civile, le passioni
nel ricordo di chi l'ha conosciuta
Un video-progetto di A. De Blasi (INAF, Sofos) e S. Bardelli (INAF)
Con il contributo di:
In collaborazione con:
.
Margherita Hack (1922 - 2013)
Perchè un progetto su Margherita Hack?
Margherita Hack è sempre stata un personaggio "vicino" alla nostra associazione, sin da quando, nel lontano febbraio 2012, ci concesse una video intervista nella sua casa a Trieste. Una casa piena di libri e di gatti, ma, soprattutto, traboccante della sua presenza. Un paio d'ore trascorse con lei e ne fummo conquistati. Impossibile non esserlo, impossibile sottrarsi al magnetismo che emanava con il suo tipico modo di parlare: diretto, ironico e auto ironico, a tratti ilare e a tratti solo apparentemente un po' brusco, ma sempre rivelatore di un'intelligenza fuori dal comune.
Sono trascorsi dieci anni da quell'intervista e Margherita non è più tra noi. Non lo è fisicamente, ma continua ad esserlo nel ricordo di molti. Il suo magnetismo continua a esercitare su di noi la sua attrazione anche da lassù, dalla stella su cui si è ritirata.
Ci sono persone che hanno il pregio di conquistarci non solo per quello che sanno, ma anche per quello che fanno, per come lo fanno e per quello che sono: Margherita Hack era una di queste. Scienziata di fama internazionale, cittadina impegnata nella difesa dei diritti civili, ma anche con un passato poco noto da sportiva e una quotidianità fatta di tante piccole-grandi passioni, come quella per gli animali e per la bicicletta... E proprio questa poliedricità era, probabilmente, il segreto del suo fascino: era il modo con cui riusciva ad accomunarsi alla maggior parte della gente.
Questo video progetto - a cura di Sofos APS, in collaborazione con INAF-Istituto Nazionale di Astrofisica - vuol essere un tributo a questa straordinaria figura di donna - che ha dato, e continua a dare, lustro al nostro Paese - in occasione del centenario della sua nascita. In una serie di video interviste, le persone che l'hanno conosciuta e frequentata - colleghi, amici, conoscenti - ci racconteranno di lei, rivelandoci aneddoti e aiutandoci a mettere assieme i tasselli del puzzle che costituiva la personalità e la vita - o meglio, le mille vite - di Margherita Hack.
A te, Margherita. Grazie per averci guidato
nell'universo della conoscenza.
12 giugno 2022, Bologna, Casalone: serata commemorativa nel centenario della nascita di Margherita Hack
Il 12 giugno 1912 nasceva, a Firenze, Margherita Hack. A 100 anni dalla sua nascita, Sofos APS e INAF-Istituto Nazionale di Astrofisica hanno dedicato a questa straordinaria figura del panorama scientifico e culturale italiano una serata commemorativa.
Durante la serata - tenutasi presso il Casalone, sede di Sofos, e >>
<< trasmessa in streaming sul canale social di Facebook Sofos APS - è stato inaugurato il video-progetto Le mille vite di Margherita Hack. La serata - introdotta da Simone Borsari, ass.re ai Lavori Pubblici del Comune di Bologna, e Adriana Locascio, neo presidente del Q.re San Donato-San Vitale - ha visto una grande partecipazione di pubblico.
A. De Blasi intervista Margherita Hack (Trieste, febbraio 2012)
Le stelle sono state il principale oggetto di studio di Margherita Hack. Lei ha sempre cercato di trasmettere al pubblico la propria meraviglia di fronte all'immensità del cielo e questo lo faceva partecipando a conferenze, pubblicando libri e rilasciando interviste. >>
<< Nel febbraio 2012 ci ha regalato una piacevolissima chiacchierata, nella sua casa di Trieste, in cui spiegava ai bambini il suo pensiero sulle bellezze del cosmo, su quello che sarà il futuro dell'esplorazione spaziale e sul destino ultimo del nostro pianeta.
Intervista a R. Faraggiana (Università degli Studi di Trieste)
I primi anni di Margherita Hack nell’ambiente scientifico non sono facili. In un ambito accademico tutto maschile, per una donna è difficile emergere. Ma lei ce la fa. Nel 1964 vince la cattedra di Astronomia presso l'Università di Trieste e diventa direttrice del locale Osservatorio Astronomico, prima donna a rivestire tale carica. >>
<< Grazie alla sua determinazione, Margherita Hack diventa il simbolo di un'intera generazione di scienziate, che condividono la sua battaglia ante litteram per le pari opportunità delle donne in ambito scientifico.
Ce ne parla R. Faraggiana, prima laureanda di Margherita Hack e prof.ssa al Dip. di Astronomia dell'Università di Trieste.
Intervista ad A. Satta, leader del gruppo musicale Têtes de Bois
Margherita Hack coltiva una grande passione, quella per la bicicletta. Fino agli ultimi anni, approfitta di ogni momento libero per poterla montare e scorrazzare per la sua città, Trieste. Questa passione, protagonista anche di alcuni suoi libri, la accomuna a un'eroina italiana del passato: Alfonsina Strada. >>
<< Alfonsina Strada è una ciclista che, nel 1924, "osa" gareggiare con gli uomini nel giro d'Italia, divenendo una pioniera della parità di genere. Nel 2010, Andrea Satta, leader del gruppo musicale Têtes de Bois, vuole proprio Margherita Hack nel ruolo di Alfonsina nel loro videoclip Alfonsina e la bici.
Interviste a:
M. Polidoro (scrittore, divulgatore scientifico, segretario nazionale CICAP)
F. Fusi Pecci (astrofisico, INAF, SAit , Sofos)
S. Ferluga (astrofisico Univ. di Trieste, Presidente Emerito CICAP)
Margherita Hack era un'atea convinta, con un'etica e dei principi morali molto forti. Ma era anche una persona sempre pronta ad ammettere di potersi sbagliare qualora vi fossero delle motivazioni comprovate >>
<< scientificamente. E questo valeva per la fede, così come per le pseudoscienze.
Interviste a:
C. Berlan (volontaria Il Gattile ODV - Trieste)
R. Faraggiana (astrofisica, Università degli Studi di Trieste)
S. Ferluga (astrofisico, Università degli Studi di Trieste)
Margherita Hack ha detto e scritto che gli animali sono creature che vanno rispettate, essendo esseri viventi in grado di amare e soffrire esattamente come noi. Tra tutti gli animali, lei nutriva un amore sviscerato verso i gatti, in particolare verso i gatti abbandonati >>
<< e bisognosi di cure. In alcuni periodi della sua vita, a casa ne ha avuti fino a una ventina, oltre a quelli in Osservatorio a Trieste. Insomma una gattara a tutti gli effetti, anzi gattaia come amava definirsi nel suo fiorentino.
Interviste a:
S. Ferluga (astrofisico Univ. di Trieste, Presidente Emerito CICAP)
F. Fusi Pecci (astrofisico, INAF, SAit , Sofos)
A. Wolter (astrofisica, Oss. Astronomico di Brera)
Dietro ogni grande uomo c'è sempre una grande donna, recita una celebre frase attribuita alla scrittrice e femminista britannica Virginia Woolf. Nel caso di Margherita Hack potremmo rivedere il detto in questo modo: Al fianco di una grande donna c’è un grande uomo, e il grande uomo era il marito Aldo De Rosa.
Interviste a:
R. Faraggiana (astrofisica, Università degli Studi di Trieste)
S. Ferluga (astrofisico, Università degli Studi di Trieste)
F. Fusi Pecci (astrofisico, INAF, SAit , Sofos)
Margherita Hack ha vissuto in un periodo di grande sviluppo dell’astronomia italiana, quello tra gli anni '60 e '80 del secolo scorso, buttandosi con entusiasmo nei nuovi filoni della ricerca scientifica che stavano nascendo: la radioastronomia e l’ultravioletto. >>
<< Essa stessa ha lasciato una traccia notevole, non solo nella scienza triestina - facendo diventare un piccolo osservatorio di provincia un polo di ricerca internazionale - ma anche a livello nazionale. Margherita Hack ha infatti contribuito all'adesione dell’Italia a organismi internazionali >>
<< come l’ESA e l’ESO e ha puntato sempre, con grande lungimiranza, sull’innovazione tecnologica.
Intervista inedita a Margherita Hack
Cosa pensava Margherita Hack della possibilità di vita extraterrestre? Lo scopriremo in questa puntata, nella quale la stessa Margherita dà voce (e possibili risposte) alle innumerevoli domande che ciascuno di noi si pone in merito a questa questione... >>
<< Che aspetto avrebbe un ipotetico alieno? Conviene farci notare da una possibile civiltà tecnologicamente più evoluta della nostra o è meglio restare in silenzio, non potendo prevedere la sua reazione nei nostri confronti? >>
<< E ancora: se ipotizziamo un universo popolato di vita, è plausibile che qualche forma di vita alinea venga periodicamente a farci visita a bordo dei dischi volanti?
Conferenza con F. Fusi Pecci (INAF/SAIt/Sofos) e S. Sagone (Youkali APS)
Flavio Fusi Pecci, professore, astronomo e grande amico di Margherita Hack e Aldo De Rosa, ci racconta il lato umano e quotidiano della loro famiglia. Tra aneddoti e curiosità, conosceremo più profondamente l'astronoma più amata dagli Italiani .
Conferenza con F. Fusi Pecci (INAF/SAIt/Sofos) e S. Sagone (Youkali APS)
Flavio Fusi Pecci, professore, astronomo e grande amico di Margherita Hack e Aldo De Rosa, ci racconta il lato umano e quotidiano della loro famiglia. Tra aneddoti e curiosità, conosceremo più profondamente l'astronoma più amata dagli Italiani .
Interviste a:
F. Fusi Pecci (astrofisico, INAF, SAit , Sofos)
S. Ferluga (astrofisico, Università degli Studi di Trieste)
O. Diliberto, cofondatore e successivamente segretario del PCI
S. Giudice, politico e attivista LGBTQIA+
Margherita Hack credeva in uno stato laico e attento ai più deboli. Aveva un grande rispetto per gli animali e per l’ambiente. Si è sempre pronunciata a sostegno del femminismo e dell’uguaglianza dei diritti civili di tutti, senza distinzione di credo, etnia, classe sociale e gender >>
<< In poche parole, oltre che una grande scienziata, è stata senza dubbio una vera rivoluzionaria per la cultura e la società italiana.
Intervista a F. Fusi Pecci (INAF/SAIt/Sofos) e S. Cavallini (attrice)
Margherita Hack piace al grande pubblico perché sa parlare di scienza in modo semplice e chiaro. Per lei non basta lavorare e fare bene il proprio lavoro di ricerca, bisogna anche rendere conto ai cittadini di quello che si fa e di come vengono spesi i soldi pubblici. >>
<< Per questo lei crede molto nella divulgazione scientifica, e lo fa in diversi modi, non solo scrivendo articoli su giornali e conferenze, ma anche partecipando a programmi televisivi e radiofonici di divulgazione scientifica e di intrattenimento.
Epilogo
Il nostro progetto "Le mille vite di Margherita Hack" giunge al termine. Ci piace concludere con un collage che racchiude alcuni stralci di interviste passate, le più significative, in un’immagine finale quasi warholiana che ben si presta a sintetizzare l’essenza “multi-color” di questa grande, inimitabile donna.